La Scuola di Sviluppo Locale Sebastiano Brusco: strumento di costruzione delle politiche territoriali [di Benedetto Meloni]
Per il nono anno consecutivo, e a seguito del successo crescente, dal 22 al 24 Settembre 2014 si terrà a Seneghe Scuola Estiva di Sviluppo Locale Sebastiano Brusco. Nell’ormai consueta cornice del Montiferru, il tema di quest’edizione sarà Aree interne e progetti d’area, un argomento centrale nella futura Politica Agricola Comune e nelle azioni previste all’interno dei Programmi di Sviluppo Rurale. La Scuola, dedicata alla figura vitalmente ibrida dell’economista e sociologo Sebastiano Brusco, ha sempre cercato di raccoglierne lo spirito analitico, votato alla ricerca dei meccanismi di costruzione sociale di ogni azione di policy finalizzata allo sviluppo territoriale. In questa prospettiva, alla caratura accademica della Scuola si è costantemente combinata l’apertura a tutti i soggetti che proprio nel territorio rivestono un ruolo primario nella promozione dello sviluppo a dimensione locale. Questo intento si è tradotto nella definizione di un corso di alta formazione intensiva e di elevata qualità scientifica, rivolto non solo agli esperti del dibattito internazionale, ma anche ai portatori di esperienze sul campo, alle aziende e ai soggetti chiave dell’attuale quadro istituzionale (Regione, Comuni e Camere di Commercio), operatori territoriali di sviluppo (Gal, Distretti), esponenti delle comunità locali. La varietà di approcci teorici e di esperienze pratiche, riferiti ai sistemi produttivi locali, tanto di tipo industriale quanto di tipo rurale, ha reso lo spazio scientifico-didattico seneghese un luogo di confronto tra narrazioni di casi di sviluppo più o meno efficienti, valutati sistematicamente per loro esemplarità, ma anche assunti come materiale empirico per un laboratorio analitico in costante evoluzione. Anche la scelta dello sfondo seneghese come sede di svolgimento delle giornate di dibattiti, seminari e lezioni nei quali la Scuola è articolata, non risponde a casuali considerazioni logistiche ma riflette la volontà di riprendere, esattamente nello stesso luogo in cui ebbe origine, le fila di un’esperienza pionieristica, vecchia di mezzo secolo per ragioni strettamente cronologiche, ma estremamente innovativa nei propri intenti e nelle proprie pratiche, tanto da avere lasciato un’eredità preziosa, non solo sul piano simbolico, alla riflessione contemporanea sulla centralità dei territori come protagonisti della crescita economica. Nell’Alto Oristanese, infatti, si avviò il Progetto Sardegna dell’Oece (1958-1962), rimasto nella memoria della letteratura scientifica sullo sviluppo come un caso d’eccellenza, purtroppo incompiuto, di ricerca e azione in un contesto comunitario locale. L’edizione in avvio tra pochi giorni si struttura in cinque sessioni, tutte orientate ad affrontare criticità e potenzialità del sistema produttivo locale delle aree interne, allo scopo di proporre strumenti operativi per l’allocazione coerente di risorse in quest’ambito strategico, come ben esplicitato nel documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014-2020” dell’ex Ministro della Coesione Territoriale Fabrizio Barca, che aprirà personalmente i tre giorni di lavori. Le stesse tematiche sono del resto centrali anche nel programma UE Horizon 2020. Dalla fattiva cooperazione dei diversi Dipartimenti è nata l’idea di articolare quest’edizione della Scuola in due momenti: al consueto appuntamento seneghese seguirà infatti una seconda sessione, che avrà sede ad Asti il 27-28 Novembre sul tema “L’identità territoriale delle città medie italiane”. |