Cagliari è già capitale europea della Cultura o no? [di Franco Meloni]
Cagliari si candida a Capitale Europea della Cultura, 2019? Quando ho letto la notizia, ho sobbalzato. Poi, un po’ frastornato, ho cercato di capire quale sensazione stessi provando. Per un sardo, discendente di Atlantide e felice di vivere in prosperità in una delle regioni d’Europa meglio amministrate e quindi tra le più ricche, avere un tale riconoscimento non é che la giusta considerazione di una Regione in cima alle classifiche per minore dispersione scolastica, maggiore quantità di laureati eccellenti, maggiore attrattività per studiosi e industriali che trovano nelle fluenti opportunità delle infrastrutture sarde facile inserimento.
Con un sistema di collegamenti che fa invidia al Giappone, con una gestione della salute che gli svedesi copiano, con una difesa strenua del territorio che permette di non disperdere le nostre potenzialità, la candidatura della Capitale del Mediterraneo é cosa dovuta e la vittoria nella competizione, scontata. Gli alloggi per l’enorme quantità di visitatori Erasmus sono assicurati dall’efficientissima Casa dello Studente, di fronte a Via Roma, vicino alla stazione terminale dei treni ad alta velocità che renderebbero incredulo il La Marmora. Gli spettacoli sarebbero ospitati dal Teatro Lirico, eccellente Golfo Mistico nel benedetto Golfo degli Angeli con la candida perla del Poetto. Le visite archeologiche con punti forti nel Parco di Tuvixeddu, dove la realizzazione di Gilles Clement consentono di verificare come si può valorizzare il patrimonio della più grande necropoli del Mediterraneo e nell’Anfiteatro Romano e nell’illustrazione di Karel come miniera per studiosi di ogni era. I reperti nell’invidiato Museo Betile con i magnifici Giganti di Monte Prama. Cagliari ha dimostrato a barbari commercialisti che la cultura, non solo si può mangiare, ma produce enormi ricchezze. Malgrado tutti questi punti a favore, non sarebbe male rendere edotta la popolazione sopra la strategia che renda reale una buona valutazione nel concorso, magari per avere un contributo costruttivo. *Fisico
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Mi piace aggiungere solo alcune perle: il pregevole Cimitero monumentale di Bonaria, completamente restaurato grazie alla generosità dei cagliaritani che tengono molto al loro passato. All’iniziativa dei singoli si è aggiunta quella di diverse Istituzioni, che hanno “adottato” diversi monumenti ivi ubicati. Tanto per fare un esempio l’Università ha curato il restauro del monumento funebre del canonico Giovanni Spano, illustre storico (anche della città) nonchè rettore dell’Ateneo, mentre la Camera di Commercio lo ha fatto per il monumento del suo primo presidente Enrico Serpieri. Ancora da segnalare l’attenzione verso la Sardegna attraverso la realizzazione di appositi percorsi culturali, che partono da Cagliari e si diramano in tutta l’isola. Per esempio notevoli il “percorso dei retabli” (pale d’altare di ispirazione ispanica del XV e del XVI secolo)
e, inoltre, il percorso dedicato a Giuseppe Antonio Lonis, il più grande scultore ligneo del 700 sardo, dalla sua (ricostruita) bottega di Stampace fino alle numerose chiese di Cagliari e del Sud Sardegna dove sono presenti da ammirare le sue bellissime opere…
Una festa dell’antifrastica che non posso che ammirare. Complimenti davvero.