Il senso della Bellezza della Sardegna: la Fai Marathon di domenica 12 ottobre a Cagliari Sassari Nuoro Ozieri [di FAI Sardegna]

Via_Roma_Cagliari_(aerea)

La FAI Marathon 2014 si svolgerà domeniva 12 ottobre in quattro città della Sardegna a partire dalle 10:00 ed avrà come tema dominante le piazze di Sardegna ma non solo. A Cagliari… tra bianchi colli e piazze si snoda attraverso alcune tra le piazze più importanti della città. Da piazza del Carmine, cuore dell’espansione tardo-ottocentesca, prosegue lungo il lato mare davanti al quartiere del porto per giungere a un luogo cardine della città antica (piazza San Cosimo) e piegare poi per gli antichi quartieri di Villanova e della Marina.

Superata la piazza Yenne e la chiesa di san Michele, si insinua verso l’uscita occidentale di Cagliari per terminare in piazza de L’Unione Sarda, ultima nata. Non senza aver sostato a Sa Cruxi Santa, di fronte al Liceo Siotto, così denominata dall’antica colonna giurisdizionale medioevale all’ingresso del borgo di sant’Avendrace, un tempo residenza di pescatori e oggi legato all’espansione urbana con una serie di trasformazioni piuttosto visibili, anche di realizzazione recentissima.

Nella sua prossimità insiste la necropoli di Tuvixeddu, quasi ininterrottamente usata dalla preistoria come luogo di sepolture e come abitazione dalla fase alto medioevale, insieme al complesso di tombe gentilizie, romane e tardo antiche, lungo la strada che conduceva a Karalibus Turrem. Si tratta, evidentemente, di un luogo che vede una sovrapposizione di usi, funzioni e periodi diversi che “fanno” la storia della città.

Si tratta di piazze progettate, o nate dall’incrocio di importanti arterie, o, ancora, di spazi legati a edifici particolarmente significativi che consentono di osservare le stratificazioni storiche, monumentali e sociali delle lunghe vicende della città.

A Nuoro il bandolo della passeggiata è il Razionalismo ben rappresentato a partire dal Palazzo delle Poste in piazza Crispi per proseguire in piazza Indipendenza dove svetta la Camera di Commercio, già Palazzo del Consiglio dell’Economia Corporativa, messo in opera tra il 1935 e il 1938, in cui si conservano opere dei più grandi artisti sardi: Ballero, Ciusa, Biasi, Delitala, Ciusa Romagna, Pensè, Devoto. La passessaggiata prosegue in piazza Italia alla Vecchia Ferrovia ed arriva al Palazzo della Prefettura che vide la luce come sede del Genio Civile nel 1936. Cnserva un chiosco di notevole bellezza in stile libery nel giardino.

A Sassari Sette anime per sette piazze di Sassari. Il centro storico di Sassari chiuso, dalla metà del XIII alla metà del XIX secolo, dalla cerchia di mura medievali, ha poi prodotto la città ottocentesca. Oggi il centro si compone di due unità storiche: uno spazio urbano dove le piazze (alcune dimenticate) hanno svolto per secoli importanti compiti, ricevendo le finalità molteplici che un centro abitato di dimensioni urbane e con funzioni di accentramento di istituzioni e servizi ha dovuto offrire ai propri abitanti. I sette spazi urbani selezionati, formano un itinerario spaziale, cronologico e funzionale e definiscono ognuno la “culla” di un determinato aspetto o di una mirata funzione della collettività, ricercandovi una finalità particolare.

Le piazze del percorso sono Piazza Castello, Piazza del Comune, Piazza Azuni, Piazza Duomo, Piazza Università, Piazza Sant’Antonio, tutte dentro il centro murato o a ridosso. Infine la Piazza d’Italia frutto dell‘espansione ottocentesca e testimone del ruolo che ha avuto Sassari nella storia della Sardegna contemporanea. Le sette piazze insieme, e solo insieme, formano l’identità di Sassari. Hanno pari dignità e importanza e formano insieme un percorso nel tempo e nello spazio, oggi “percorribile” grazie ai totem illustrativi posti nei vari spazi, realizzati con un finanziamento della Fondazione Banco di Sardegna e che domenica saranno inaugurati ed offerti alla cittadinanza.

Infine Ozieri con il suo Museo di scultura all’aperto La Pietra e il Ferro. Un percorso che attraversa la splendida cittadina del Logudoro tra palazzi, tra cui il Palazzo Borgia, e fontane, tra cui la celebre Fontana Grixoni, e soprattutto tra opere d’arte contemporanee a testimonianza di un gusto e di una predilezione per l’arte e la bellezza che continuano. Il 30 settembre 1995 fu inaugurato ufficialmente il parco – museo di scultura contemporanea La pietra e il ferro, con 20 sculture distribuite su tutto il territorio comunale.

L’inaugurazione fu accompagnata dalla mostra Omaggio a Lorenzo Guerrini, uno dei maestri internazionali della scultura contemporanea, nume tutelare dell’iniziativa ozierese, vista la sua predilezione per la pietra ed il ferro. Oggi, a distanza di circa diciotto anni, le sculture sono accettate dagli Ozieresi come un patrimonio da trasmettere ai propri figli e di cui andare orgogliosi. Certo, Gli anni trascorsi hanno presentato il conto ad alcune opere (le più ardite nella realizzazione o quelle troppo isolate rispetto all’abitato), che oggi si presentano con qualche ruga, ma quale organismo “vivo” non invecchia?

 

 

One Comment

  1. Graziano

    ……….”per terminare in piazza de L’Unione Sarda, ultima nata”.
    Davvero si merita tanta attenzione?

Lascia un commento