Cagliari non è Matera [di Carlo A. Borghi]

restituta

Sassi. A guardar bene tra le pieghe tufacee di Cagliari, si possono individuare alcuni sassi di matrice materana. Per esempio nelle cavità puniche di Tuvixeddu e Tuvumannu, usate in passato come ricovero di fortuna per gente senza fissa dimora. Per esempio in certi grottoni abitati al tempo dei bombardamenti come rifugio antiaereo, poi nel dopoguerra trasformati in abitazioni da famiglie rimaste senza tetto.

Per esempio in certe caverne affacciate sul mare della linea di costa compresa tra Sant’Elia e la Sella del Diavolo. Per esempio in alcuni fortini antisbarco rimasti sulla spiaggia e frequentati per decenni come dormitori e come latrine. I nostri Sassi sono questi ma non sono bastati e non sono bastate neppure le patate di mare del Poetto.

Intanto che Matera studia da capitale, partono in Basilicata trivellazioni a tappeto, in cerca di oro nero da imbottigliare in barili d.o.c.. Petrolio a chilometro zero. A Cagliari, anche in bassa stagione, possiamo tuffarci a pescare cannolicchi cavandoli dalla sabbia immacolata. Ma anche questo non è bastato.

È tempo di scendere in mare al Poetto per liberare le acque da pietre e sassi spiaggiati dal ripascimento. Centomila bagnanti insieme impegnati a spietrare. Con tutti quei sassi si potrà innalzare una montagnola da lasciare sulla spiaggia come monumento alla memoria del disastro.

Per diventare capitale, non è bastata neanche l’idea di un grande non museo betile.
L’idea di un grande non museo sembrava quella vincente, anche per la location: il lungomare di Sant’Elia

2 Comments

  1. anna

    Sì è proprio vero. Cagliari non è Matera. Con tutto rispetto. Cagliari ha ben altro che i sassi. Ha i fenicotteri, gli stagni, le saline, il Poetto, anche se sfregiato dal ripascimento, la cittadella dei musei, Castello e le sue torri etc. e, purtroppo i Cagliaritani, che ancora non si capacitano del perchè arrivino tanti turisti e non hanno capito l’importanza che avrebbe avuto per la città il titolo di capitale Europea della cultura 2019. E non si sono mobilitati per sostenere la candidatura, come hanno fatto a Matera. Meglio, molto meglio criticare, sempre.

  2. Federico

    Anche a Matera c’erano critici. E che Dio salvi la critica, sennò diventiamo tutti pecorelle. Buona giornata.

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