Biblioteche (III) [di Franco Masala]
Era ora. A due anni esatti dalla pseudo-inaugurazione del maggio 2012 (Monumenti Aperti, in singolare concomitanza con il referendum regionale per l’abolizione delle province) è finalmente operativa la Biblioteca Provinciale “Emilio Lussu” all’interno del parco di Monte Claro. L’istituzione, nata nel 1962, ha accolto negli anni centinaia di studenti universitari nelle sede di Villanova, entro locali sicuramente poco idonei alle necessità di una biblioteca in progress. Il trasferimento era dunque particolarmente atteso, considerata anche l’offerta crescente di servizi per bambini e ragazzi o gli inviti alla lettura sperimentati con successo. Villa Clara, per lunghissimo tempo a Cagliari sinonimo di manicomio, è tornata ad essere un’oasi felice come ai suoi albori, quando era di proprietà del banchiere Pietro Ghiani Mameli, prima del tracollo finanziario di fine Ottocento legato alla Banca Romana. Al centro di una vastissima tenuta – Monte Claro, che ha fornito anche il nome ad una delle civiltà preistoriche della Sardegna – la villa fu poi venduta ad altri e ceduta nei primi decenni del Novecento alla Provincia che l’aveva già affittata per farne ricovero per i malati di mente. L’ambizioso progetto dell’ingegnere Stanislao Palomba per il Manicomio Provinciale prevedeva oltre una ventina di padiglioni, diversamente destinati secondo le più aggiornate prassi di cura. Ne furono realizzati circa la metà, utilizzati fino alla Legge Basaglia 180/1978 che, di fatto, eliminò le case di cura psichiatrica. Era triste comunque vedere i ricoverati aggirarsi intorno all’ingresso della via Romagna, soprattutto al pensiero di tutto ciò che negli anni era successo entro quelle mura, regolarmente documentato dal bel libro Oltre il cancello curato da Anna Castellino e Anna Paola Loi nel 2012. Oggi l’edificio della villa è stato interamente ristrutturato, grazie all’utilizzo di fondi POR: la struttura si sviluppa su ampi spazi, sia interni che esterni. Il progetto, redatto dalle arch. Teresa De Montis e Sophie Deplano e dallo Studio Abis Associati e diretto nei lavori con variante dall’arch. Dino Dessì, ha legato intelligentemente l’antica villa a corpi che si allungano intorno ai cortili interni con grandi superfici vetrate tali da garantire l’illuminazione ma anche da rendere più leggera la struttura. Il risultato sono la sala di studio che si affaccia sulla città verso Pirri, rivelando scorci inediti, e le sale di lettura dove è possibile muoversi liberamente e prendere i libri a scaffale aperto secondo le modalità più recenti. Libri che si possono prendere in prestito con sistemi automatici self-service. L’emeroteca consente poi la consultazione libera di quotidiani e riviste su tavoli confortevoli. E, ora, forse si può dire che valeva la pena aspettare tanto, considerata la ricchezza di servizi e la posizione spettacolare che guarda sulla città, rivelandone punti di vista assolutamente nuovi. Buona lettura ! *Foto di Elisabetta Messina I precedenti articoli in http://www.sardegnasoprattutto.com/archives/4032
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