Convegno su Eva Mameli Calvino: da oggi a Cagliari ore 16 Aula Magna del Rettorato [di Redazione]
Agli inizi del Novecento in Italia incominciano a registrarsi i primi dati positivi della lunga marcia verso la parità di genere. Tra le principali manifestazioni di questo processo una particolare importanza riveste l’accesso delle donne all’istruzione e in particolare a quella superiore, ivi compresa quella universitaria. A seguito di ciò, si registrano i primi ingressi di donne, ancorché in numero piuttosto modesto, nei ruoli accademici. Un altro elemento significativo di questo fenomeno socio-culturale è che nelle fasi iniziali le donne vanno in prevalenza a ricoprire nelle università insegnamenti scientifici. Matematica, fisica, biologia, botanica e scienze della terra sono gli ambiti di ricerca nei quali queste pioniere svolgono la loro attività di docenza e di ricerca. Eva Mameli, botanica di formazione e professione, fa parte di quel ristretto numero di giovani donne provenienti dalle classi medie che per prime in Sardegna e nell’Italia post-umbertina indirizzano le loro scelte di vita verso le scienze e la carriera accademica. Negli ultimi anni l’interesse per Eva Mameli Calvino è cresciuto in misura rilevante. A ciò non è tuttavia corrisposta una maggiore ed obiettiva conoscenza del personaggio, né una affidabile ricostruzione della sua vicenda dal punto di vista umano e professionale. Sul web sono presenti ritratti e panegirici che riproducono notizie imprecise quando non errate, stereotipi di genere piuttosto schematici, che non rendono giustizia del suo spessore . Obiettivo primario del convegno Eva Mameli Calvino. Itinerario al muicroscopio che si svolgerà a Cagliari nell’Aula Magna del Rettorato in via Università dalle ore 16:00 di oggi 6 novembre è quello di contribuire al superamento dell’immagine nella quale Eva Mameli è oggi intrappolata, riportando alla luce il suo profilo più reale ed autentico, e facendo nel contempo uscire la sua figura storica dal cono d’ombra che la figura del figlio proietta . Al convegno porteranno il loro contributo studiosi italiani e sardi, i quali avvieranno la ricostruzione della sua vita ed esperienza scientifica. BIOGRAFIA Eva Mameli Calvino (Sassari 1886 – Sanremo 1978), Genitori: Giambattista Mameli (1835- 1906) tenente nei Reali Carabinieri -Maddalena Cubeddu. Giuliana Luigia Evelina Mameli Cubeddu è stata la prima donna sarda a conseguire, nel 1905-06, nell’Università di Cagliari la licenza in Matematica. Lasciata la Sardegna, l’anno seguente si laurea in Scienze naturali all’Università di Pavia e da subito incomincia la carriera scientifica nel Laboratorio crittogamico dell’università lombarda. Nei suoi primi studi si occupa della flora micologica della Sardegna, per passare poi ad un’attività più strettamente di laboratorio, nel corso della quale conduce numerose e conclusive indagini sperimentali sulla genetica delle piante, sulla ibridazione, sulla fisiologia e sulla patologia dei vegetali. Trasferitasi a Cuba nel 1920, a Santiago de la Vegas (a circa 20 km da La Habana), avrà la responsabilità del Dipartimento di botanica della Estación esperimental agronómica, diretta dal marito, l’agronomo Mario Calvino. L’impegno scientifico della botanica sarda nell’isola caraibica ruoterà principalmente intorno a problematiche collegate alla produzione della canna da zucchero a scopo industriale, ma non solo. Notevole è stato anche il suo impegno per la promozione di scuole agrarie per i figli dei coloni e per l’istruzione scientifica femminile. Nel 1923, a Cuba, Eva Mameli dà alla luce il suo primogenito, Italo Calvino, uno dei più noti ed apprezzati scrittori italiani del Novecento. Rientrata in Italia nel 1925, vince la cattedra di Botanica presso l’Università di Cagliari, dove insegnerà la disciplina fino al 1929, dirigendo insieme l’Orto Botanico dell’Università. Il periodo di docenza a Cagliari non è stato molto lungo, interrotto forzatamente a per motivi di famiglia. Durante il periodo cagliaritano viene alla luce il suo secondogenito, Floriano, geologo accademico, il quale nel corso della sua carriera compie alcuni rilevamenti geomorfologici in alcune aree del territorio sardo e dedica all’isola della madre originali ricerche petrografiche e sul carsismo nel Sarrabus e nel Gerrei. Esaurita l’esperienza cagliaritana, Eva Mameli continuerà con il marito il suo lavoro di scienziata nella Stazione sperimentale di floricoltura “Orazio Raimondo”, a Sanremo. Principale animatrice della struttura di sperimentazione e ricerca botanica, ne diviene la direttrice nei primi anni ’50. Nella Stazione dedica il suo impegno non solo alla ricerca, ma, come già a Cuba, anche all’organizzazione e alla diffusione tra gli agricoltori e i floricultori italiani delle tecniche di ibridazione finalizzate alla creazione di nuove specie e varietà anche a scopo commerciale. Eva Mameli muore a Sanremo nel 1978, all’età di 92 anni. Ci rimangono numerose pubblicazioni scientifiche e molti altri scritti. E’ sorella di Efisio Mameli, con il quale condivise alcuni snodi della sua formazione e della sua attività di scienziata. Efisio Mameli è stato uno dei primissimi laureati in Chimica nella Università di Cagliari, dove inizia una promettente carriera accademica. Una carriera che lo vede apprezzato docente in diverse università italiane, tra cui quella di Sassari, e infine professore ordinario di Chimica generale a Padova. Nei decenni che precedono e seguono la II Guerra mondiale Efisio Mameli è stato uno dei più importanti ed influenti chimici del nostro paese. A Sassari, dove approda all’indomani della Grande guerra, Efisio si dedica non solo all’insegnamento ma partecipa attivamente alla vita politica della città e dell’Isola. Significativo è stato il suo contributo alla fondazione del Partito Sardo d’Azione, in particolare nelle fasi preparatorie, collaborando con Camillo Bellieni ed Emilio Lussu. |