NO all’articolo 3 del Disegno di legge Madia [di FAI e WWF Italia]

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FAI e WWF Italia denunciano l’introduzione del meccanismo di silenzio-assenso nel Disegno di legge Madia sulla riorganizzazione delle Pubbliche Amministrazioni e chiedono ai Senatori di cancellare quanto disposto all’articolo 3.

L’articolo 3, sotto il titolo “Silenzio assenso tra amministrazioni”, ha l’effetto di equiparare il silenzio delle amministrazioni preposte alla tutela del paesaggio, dei beni culturali e dell’ambiente ad un atto di assenso. FAI e WWF Italia avevano già evidenziato una forte criticità in quanto stabilito dall’articolo 25 del Decreto Sblocca Italia, che svuota il parere delle Soprintendenze della sua natura vincolante, comunque prevista dalla legge (il decreto, con emendamenti non significativi, ha ottenuto la fiducia alla Camera e, dopo il passaggio al Senato, diverrà legge entro l’11 novembre).

Nel Disegno di legge Madia tale svuotamento si fa esplicito nella formula del silenzio-assenso esteso ad ogni processo decisionale – comprese le Conferenze dei Servizi – e a tutte le diverse amministrazioni preposte alla tutela: Soprintendenze, Enti Parco, ecc.. Dopo 60 giorni dalla richiesta di un’autorizzazione, “anche nei casi in cui prevista l’acquisizione di assensi, concerti, nulla osta comunque denominati di amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali e della salute dei cittadini”, il silenzio di tali amministrazioni equivarrà ad un atto di assenso.

FAI e WWF sottolineano – nelle osservazioni presentate ai membri della Commissione Affari Costituzionali del Senato in coincidenza con la scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti – come questo pericolosamente accada per la prima volta nel nostro ordinamento, producendo di fatto un grave indebolimento della tutela dell’ambiente, dei beni culturali e del paesaggi

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