Per una Finanziaria a misura di studente [di Unione degli Studenti Sardegna]

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Analisi e proposte in merito alla Legge finanziaria 2015, al Bilancio di previsione per l’anno 2015 e al Bilancio pluriennale per gli anni 2015 2017.
1. Analisi delle strategie in materia di Istruzione.
2. Proposte per un nuovo welfare studentesco.
3. Proposte per una migliore Offerta formativa.

1. Analisi delle strategie in materia di Istruzione. La proposta di Bilancio pluriennale prodotta dalla Giunta regionale risulta assolutamente inadeguata a risolvere le problematiche del sistema scolastico in Sardegna. A distanza di circa un anno dall’insediamento della Giunta Pigliaru non è ancora stato predisposto un programma definito di interventi per abbattere il tasso di dispersione scolastica che si attesta al 25,5% (ISTAT, 2012). La proposta dell’Esecutivo regionale per fronteggiare il dramma della dispersione scolastica consiste in “azioni per il recupero delle competenze degli studenti” e nella “innovazione metodologica e tecnologica nei processi di insegnamento” proseguendo con “un sistema integrato di orientamento” e infine “percorsi integrati di istruzione/formazione professionale” (Relazione politica al Bilancio 2015- 2017).

Queste intenzioni programmatiche non vanno minimamente ad affrontare il tema della garanzia del diritto allo studio senza discriminazioni economiche e sociali: la dispersione scolastica ha avuto un incremento deciso e costante a seguito della crisi economica che ha impoverito gran parte delle famiglie sarde.

Tuttavia il Bilancio 2015-2017 non presenta alcuno stanziamento di fondi regionali per borse di studio destinate a studenti frequentanti la scuola secondaria e non prevede alcun fondo regionale per il comodato d’uso gratuito dei libri testo. Inoltre l’assenza di finanziamenti per la progettazione extracurriculare e per i corsi di recupero gratuiti limita fortemente le possibilità di conseguire un reale innalzamento delle competenze. Per quanto riguarda lo sviluppo di nuove metodologie di insegnamento, anche tramite l’introduzione di nuove tecnologie nelle scuole sarde, il governo regionale non ha ancora chiarito quali sono le prospettive per il completamento del progetto Scuola digitale Semid@ s che ha portato all’acquisto delle Lavagne Interattive Multimediali (LIM) e al cablaggio di tutte le classi della scuola secondaria superiore in Sardegna.

Il progetto presenta ancora notevoli potenzialità nonostante gli errori e le modifiche apportate nel corso della sua parziale attuazione, tuttavia necessita dell’acquisto e della distribuzione dei tablet a tutti gli studenti medi per poter realizzare appieno un’innovazione della didattica. L’adozione di una strategia integrata, comprendente un moderno sistema di welfare studentesco insieme all’innovazione della didattica e alla realizzazione di progetti per il potenziamento dell’offerta formativa, è l’unica via per rilanciare in modo davvero efficace l’Istruzione in Sardegna.

La priorità deve essere l’abbattimento del tasso di dispersione scolastica, con l’obiettivo di aumentare il numero di giovani che raggiungono i più alti gradi della formazione e non incentivando percorsi alternativi come la formazione professionale, l’apprendistato ovvero altri percorsi al di fuori dei tradizionali percorsi formativi che offrono una migliore possibilità di crescita culturale e professionale. Infine si consideri i processi decisionali adottati dalla Giunta regionale nell’elaborazione delle strategie in materia di Istruzione: le organizzazioni degli studenti medi differenti da quelle degli studenti universitari per base di rappresentanza sociale e obiettivi non sono state adeguatamente coinvolte dall’Esecutivo regionale nell’individuazione degli obiettivi e nell’elaborazione delle soluzioni. Un dialogo più serrato tra l’Amministrazione e l’associazionismo studentesco, contestualmente ad un confronto stabile sui contenuti dei provvedimenti, garantirebbe un maggiore rispetto delle aspettative e delle necessità degli studenti.

2. Proposte per un nuovo welfare studentesco. Un sistema di welfare studentesco realmente efficiente deve integrare l’erogazione di sussidi e di servizi in base alle esigenze e alle condizioni socioeconomiche dello studente. Allo stesso modo si deve coniugare il riconoscimento del merito con la garanzia del diritto allo studio anche a coloro che non ottengono ottimi risultati. Infatti molto spesso le difficoltà negli studi sono causate appunto da contesti socioeconomici di provenienza disagiati, oppure dall’assenza di un adeguato sistema di servizi che sostenga lo studente nella sua crescita culturale e nel completamento degli studi. Un efficace piano di contrasto alla dispersione scolastica dovrebbe quindi rispettare questi principi ed essere adeguatamente finanziato.

Borse di studio. Proponiamo il rifinanziamento del fondo destinato all’erogazione di borse di studio per gli studenti delle scuole medie superiori, in modo da integrare risorse regionali a quelle provenienti da finanziamenti statali (UPB S02.01.001, Cap. SC02.0006). La riallocazione delle risorse consisterebbe nel trasferimento di 5.000.000 euro dal “Fondo per il finanziamento di opere infrastrutturali” (UPB S07.10.005 Cap. SC05.NI02) da destinare al fondo per le borse di studio. Questa proposta nasce dal riconoscimento dell’importanza di una strategia regionale di investimento che fornisca risorse sia ai settori produttivi che all’Istruzione, poiché solamente mantenendo un elevato livello di Istruzione si può uscire dalla crisi economica.

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