Restauri e sottoscrizioni [di Franco Masala]
Chiunque abbia visitato il Louvre non può dimenticare la Nike di Samotracia. Collocata alla sommità di un grande scalone, la grande statua ellenistica colpisce con un effetto dinamico che culmina nelle ali spiegate al vento e nella veste aderente al corpo con grande impatto visivo. E’ notizia recente che la direzione del museo ha promosso on line una sottoscrizione per il suo restauro. “Tutti mecenati” si diventa per qualsiasi importo con il vantaggio di poter dedurre il 66% della donazione, fatto di routine in Francia e pressoché sconosciuto in Italia. Può sembrare singolare il metodo utilizzato ma il tutto rientra nella consapevolezza dell’importanza e del valore incommensurabile del patrimonio artistico e, quindi, del coinvolgimento diretto di tutti. Forse in un’Italia sempre più disastrata e purtroppo distratta da beghe di ogni tipo una proposta del genere potrebbe sembrare temeraria o azzardata ma occorre ricordare che la cittadinanza attiva passa anche attraverso esperienze di questo tipo. Che poi il momento sia critico soprattutto in termini di economia non sposta il problema che essenzialmente è quello di credere sul serio nel valore della cultura. Anche per recuperare un po’ della fiducia in se stessi, ormai latitante da un pezzo. Allora è consolante sapere che, al di là di un Della Valle che sponsorizza i lavori del Colosseo con un ritorno d’immagine superlativo, il Parco nazionale delle Foreste del Casentino ha promosso la campagna “Compra una foresta, ne salverai quattro!” con una sottoscrizione di 10 euro per acquisire ulteriori 100 m² di foresta ciascuno, virtualmente intestati al donatore che può dedurre l’intero importo dall’imponibile per il calcolo delle imposte sui redditi. Se in mancanza di denaro contante, subentrano idee … probabilmente non tutto è perduto. |
bene Franco, ottimo monito all’iniziativa virtuosa, e a Della Valle che sponsorizza i lavori del Colosseo e che per questo avrà senz’altro un ritorno d’immagine superlativo si può solo dedicare una statua: ben vengano i mecenati superfacoltosi, che in Italia non si vedevano dai tempi del Rinascimento!
La mia osservazione non è negativa. Semplicemente ribadisce che in genere il mecenate – o sponsor che dir si voglia – privilegia i luoghi celebri e tralascia, ahimè, realtà meno note ma altrettanto bisognose di tutela e manutenzione. Ben vengano comunque …