Perché bisogna abitare ogni luogo della storia [di Maria Antonietta Mongiu]
L’Unione Sarda 8 febbraio 2015. Identità. Il Fai Sardegna lancia un progetto che coinvolge esperti, docenti e studenti. Si scrive in inglese storytelling, in greco epos, in sardo contos e si legge arte di raccontare storie che formano il passato di una persona o di un popolo. La consapevolezza dello stesso rende il futuro più praticabile, più solida la trasmissione, meno desertificati i territori. Epos in senso stretto significa parola. Dall’Iliade e dall’Odissea la parola si può declinare in versi. In Sardegna le gare poetiche formate da “s’isterrida” e “sa torrada” rendono il “certamen” in versi prossimo alle gare degli “Idilli” di Teocrito di pieno ellenismo! In troppi non lo sanno e si vergognano della lingua e delle memorie, antiche e coltissime. Nessuno glie lo ha insegnato. Ecco perché è necessario dare valore alle scuole dove docenti e studenti si costituiscono in comunità di lettori, in particolare della narrativa che ha come protagonista la Sardegna, la sua storia, il suo paesaggio, la sua lingua. Un’interazione fruttuosa che trasferisce competenze sui luoghi che ri-diventano referenti di senso. Ecco perché, pur nella ristrettezza di risorse, è in corso un piccolo rinascimento pedagogico. Un’educazione al futuro sulle tracce del passato che smette di essere fantasmatico per diventare “spazio” in cui docenti e studenti e studentesse scambiano esperienze e crescono nell’unico luogo dove accadono reali e profondi cambiamenti. Dopo decenni in cui i decisori hanno lasciato al palo le scuole, una comunità educante vuole vivere in pieno la missione della relazione didattico-pedagogica attraverso la narrazione. Quella di una bella e vasta famiglia di scrittori e scrittrici sardi. Leggere le loro storie traccia nuove identità, è un gesto d’amore verso se stessi, il luogo dove si è nati o che si è scelto e di cui si può diventare consapevoli presìdi. Senza la conoscenza dei vissuti di moltitudini preesistenti non c’è orizzonte possibile, senso o pensiero. Ecco perché si devono aprire e abitare stabilmente i luoghi dove si educano i cittadini di domani e cooperare con i docenti, attori e attrici della missione più importante della società. Il FAI nel corso del 2015, attraverso diversi progetti, si aprirà sempre più alle studentesse e agli studenti perché diventino protagonisti nella tutela e promozione del patrimonio ambientale e paesaggistico e della bellezza. Sono loro il fulcro dell’educazione alla cittadinanza e al bene comune, praticate nei contesti formativi. I luoghi della scuola, con le competenze della loro offerta formativa, sempre più dovranno diventare gli attori di ogni azione sociale. Il FAI Sardegna oltre a sensibilizzare le comunità al rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni della Sardegna vuole rilanciare il dialogo e orientare l’opinione pubblica. Inizia questo percorso insieme a tanti tra cui case editrici e autonomie scolastiche. Il primo progetto è “Alla ricerca della Storia perduta” che tematizza la relazione tra didattica della storia, della narrativa e romanzo storico, ambientato in Sardegna. Il progetto, articolato in incontri, vede docenti e studenti, scrittori, storici, archivisti, storici dell’arte, artisti, entrare in sinergia ed in un proficuo confronto di esperienze. Programma Lunedì 9 febbraio dalle ore 16:00 il primo appuntamento a Cagliari, presso la Fondazione Banco di Sardegna via San Salvatore da Horta – traversa via Torino/viale Regina Margherita. Si discuterà sulla costruzione del romanzo storico quale strumento didattico e di diffusione di conoscenza, a partire dalla trilogia – Buiakesos: le guardie del Giudice, Il condaghe segreto, Judikes di Vindice Lecis che, sostenuta da una puntigliosa ricostruzione dei fatti, consente di conoscere l’epoca dei Giudicati, grande momento storico della Sardegna. Saranno letti brani della sua opera da studenti delle nostre Scuole. I tre focus dell’iniziativa sono Quale storia per quale didattica della storia? con Gianluca Scroccu, Storico Università di Cagliari; Lucia Baiocchi, Docente LC “G.S Pintor” Cagliari; Lucia Sancassano, Docente LC “G.M Dettori” Cagliari, Delegazione FAI Cagliari. Il racconto del passato tra storia e paristoria con Marina Valdés, Archivista, già Direttore Archivio di Stato di Oristano; Olivetta Schena, Docente Storia Medievale Università di Cagliari. La “triade giudicale” come bisogno di storia con Graziano Milia Storico, Fondazione Banco di Sardegna, Cagliari; Silvano Tagliagambe Filosofo della Scienza, Cagliari; Vindice Lecis Giornalista, scrittore, Roma. Introduce e coordina Maria Antonietta Mongiu, Presidente Regionale FAI |