La storia siamo noi [di Maria Antonietta Mongiu]
L’ossessione iconoclasta che ha massacrato statue e rilievi sumeri, assiri, babilonesi, ellenistici, arabi del Museo di Mosul – Ninive in Mesopotamia e antichi libri e codici della locale biblioteca, racconta l’assenza di futuro. E’ prerogativa dell’Islam? No. L’Islam consentì al mondo ellenistico-romano di perdurare salvandolo dall’apocalisse. Per sottrarsi al pervicace autoritarismo di chi è privo di memoria è necessario allora contenere il sonno della coscienza e l’ignoranza del radicalismo assolutistico che non hanno connotazioni etniche o religiose. Sono figli di chi è privo di riconoscimento di valore del paesaggio naturale e culturale. Si appartenga ad Isis o ad un club di hooligans o ad un qualsivoglia branco. Bisogna allora costruire adeguate narrazioni e pedagogie ed in Sardegna i temi e i materiali non mancano. La scorciatoia non è però la forma ossessiva e compulsiva dei mitocentrismi che ogni tanto compaiono. La strada maestra è l’educazione alla bellezza ed al rispetto dei luoghi imparando a decodificare i loro segni. Questa è la bussola che sta orientando il FAI Sardegna nel Progetto “Alla ricerca della storia perduta”. La Delegazione ed il FAI Giovani di Cagliari hanno individuato nel romanzo storico, di spessore documentario, un facilitatore per parlare di Sardegna, della sua storia, del suo paesaggio naturalistico, archeologico, urbano. Il primo appuntamento ha visto protagonisti l’epoca giudicale, un romanziere, e la sua opera in un appassionato confronto con studiosi, intellettuali, docenti, studenti, semplici cittadini. Nel secondo appuntamento, sono protagonisti tre scrittori, tre romanzi, la Sardegna tra Spagna, Piemonte, e Giovanni Maria Angioy centrale nell’immaginario dei Sardi. Il Progetto “Alla ricerca della storia perduta” vuole problematizzare che dal romanzo si possono apprendere orditi e trame della storia. Tanto più oggi perché non c’è più necessità di definire in forme perentorie vero e verisimile o storiografia scientifica e narrativa. Lo sanno quanti stanno aderendo al progetto del FAI Sardegna. Sono le comunità educanti che stanno costruendo un nuovo storytelling con narrazioni includenti ed adeguate ai nuovi protagonisti- fruitori: i cittadini tutti e soprattutto i cittadini-studenti non più sopraffatti dalla storia poiché collaborano a ricostruirne le vicende anche con le loro storie. PROGRAMMA Lunedì 2 marzo 2015 ore 16:00 a Cagliari Sala Convegni Fondazione Banco di Sardegna via S. Salvatore da Horta, traversa viale Regina Margherita/via Torino: La storia vera di Diego Henares de Astorga di Nicolò Migheli Hombres Y Dinero di Pietro Maurandi Le Carte del re di Pietro Picciau Quale storia per quale didattica della storia? Giuseppe Seche Storico Dottore di Ricerca Cagliari, FAI Giovani Cagliari Carmen Sulis Istituto Comprensivo Santa Caterina Cagliari Lucia Baiocchi Docente LC “G.S Pintor” Cagliari La Sardegna tra Spagna e Piemonte Ester Gessa Direttrice Biblioteca Universitaria Cagliari Nicoletta Bazzano Storica Università di Cagliari Anna Maria Deidda Saiu Storica dell’Arte Università di Cagliari Un racconto possibile dell’ Età moderna in Sardegna Nicolò Migheli Sociologo, Scrittore Cagliari Pietro Maurandi Storico dell’Economia Università di Cagliari, Scrittore Cagliari Pietro Picciau Giornalista, Scrittore Cagliari Bachisio Bandinu Antropologo Cagliari Introduce e coordina Gian Franca Fois Delegazione FAI Cagliari TESTIMONIANZE – DIBATTITO |