Ricordiamoci di salvare il paesaggio [di Maria Antonietta Mongiu]

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L’Unione Sarda17/03/2015. La città in pillole. Uccidere la bellezza dei luoghi è aprire la strada alla povertà. Nelle Giornate Fai di Primavera sabato 21 e domenica 22 marzo milioni di persone occuperanno 780 luoghi. Lo slogan? Ricordiamoci di salvare l’Italia. Ciascuno può contribuire, dal 16 al 22, con un sms al 45507. In Sardegna visitabili luoghi speciali a Tempio, Luras, Ozieri, Sassari, Nuoro, Cagliari.

I visitatori saranno accolti da centinaia di volontari e di “apprendisti ciceroni” delle scuole, la nostra futura classe dirigente educata a riconoscere il valore della Sardegna. Il dono del loro tempo è la risposta all’orrore di chi ha massacrato Ninive. Più si diffonderà la partecipazione alla tutela in prima persona più il paesaggio sarà al riparo da jihadisti variamente camuffati. Tanti infatti sono i killers della bellezza: i decisori con pratiche autorizzative che vogliono “valorizzare”; i cittadini con la trascuratezza dei luoghi che abitano.

Uccidere la bellezza e il paesaggio apre la strada alla povertà. Perché una terra tra le più ricche d’Europa di patrimonio paesaggistico, archeologico, architettonico è tra le più povere? Come risolvere la contraddizione? Attraverso la pedagogia del “riconoscimento”. Solo così la bellezza delle campagne, dei paesi, delle città renderà ricchi i sardi. Ci vuole molta cultura e azioni positive.

Facciamo come i francescani con l’appello per salvare gli affreschi nella Basilica Inferiore di San Francesco perché fondamento della storia dell’arte. Che dire della Sardegna? E’ la memoria di un’ Europa sparita. Aver conservato uno straordinario intreccio di natura e cultura apre possibilità insperate ai sardi. Alla politica la responsabilità delle leggi, ai cittadini la verifica. Si chiama democrazia.

Le Giornate Fai ne sono una palestra, perché l’art.9 della Costituzione sia più di una bella espressione.

 

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