Sospesi a un filo [di Federica Vacca]
i fili come parole, i filati come il parlare, è l’alfabeto che le Janas regalarono Un filo cucito, archetipo stesso della narrazione, intreccia biografie, memorie e vissuti come la trama e l’ordito di un tessuto si intessono l’uno sull’altra, creando una nuova dimensione di senso. Un filo che diviene l’alfabeto di linguaggi apparentemente dissonanti che trovano un equilibrio precario tra il pensare, il fare, il mostrare e il raccontare. Un dialogo aperto, quello tra tradizione e innovazione, che da vita ad una sofisticata alchimia di pensieri, progetti, processi e visioni. Un viaggio ma anche un momento di riflessione attorno alle trame complesse della tessitura che, come intreccio collettivo, concorre a strutturare lo spazio di una nuova domesticità; raccontando il tessuto sociale della Sardegna nella sua complessità sospesa nella dicotomia tra antico e contemporaneo, tra tipico e atipico, tra unico e seriale. Un filo sospeso che riscrive la mappa emozionale di mondi apparentemente distanti, che cuce i ricordi e i racconti di antichi rituali rievocando una dimensione a metà strada tra la memoria di un tempo passato e la contemporaneità di un presente frenetico che rimane indifeso e rapito di fronte a questi delicati intrecci di fili. Una ricerca che intende esplorare le contaminazioni esistenti nel mondo della tessitura sarda che si intrecciano e aggrovigliano con la contemporaneità del fare progettuale del design. Molti sono gli artigiani, gli artisti e i progettisti che hanno guardato alla tradizione della tessitura nel suo complesso, come cifra stilistica di grande fascinazione, rileggendo le prassi consolidate del sapere artigianale attraverso equilibri inediti e nuove connotazioni di senso. Da questo saper fare sono nati oggetti singolari che esprimono l’autenticità e il fascino di una conoscenza, ritrovando le proprie radici nella tradizione ma trasmettendo l’identità forte di una nuova appartenenza al territorio. Il potere metaforico del filo sospeso tra l’intreccio e la trama di questo racconto, è accentuato come elemento linguistico che unisce e connette ma che allo stesso tempo riesce a visualizzare le relazioni complesse che compongono l’insieme. Il filo è il percorso del racconto che ne scandisce il ritmo e ne delinea i territori e le geografie, mentre il tessuto diventa il medium espressivo che costruisce nuovi mondi assumendo inedite declinazioni di senso. Sospesi a un filo è un momento di riflessione rispetto al mondo della tessitura in Sardegna. Uno speciale incontro tra saperi e culture che si articola in tre principali momenti che si aggrovigliano nella straordinaria cornice dello spazio NonostanteMarras a Milano il 16 Giugno 2015. 16 GIUGNO 2015 ore 19.00 ore 20.00 STEFANIA BANDINU & GIORGIA BOLDRINI Presentazione della collezione di gioielli JANAS dell’artista e artigiana Stefania Bandinu Per maggiori informazioni: |