Novità sul fronte quartese…no anzi manfrine di vecchi e nuovi bucanieri della politica [di Carlo Melis]

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A leggere le scuse contenute nelle dichiarazioni di giovani elette che scrivono come consumati politici o di improvvisati dirigenti locali che, scusandosi pure loro, un giorno mandano a casa il sindaco Delunas e il giorno lo supplicano di mediare, si capisce il senso del detto excusatio non petita accusatio manifesta che a Quartu si traduce in gravi responsabilità del Pd che comunicati compulsivi cercano, invano, di occultare.

D’altronde tutto il gruppo dirigente del Pd sardo – che si comporta come fosse abusivo – è tutt’altro che innocente. E’ percepito ormai come il maggior responsabile dell’attuale situazione sarda. Socio di maggioranza nel governo regionale, non è capace di imprimere alcuna svolta e ne paga il conto con irreparabili tracolli. Vedi le ultime amministrative. O le vicende di Quartu Sant’Elena che hanno svelato il volto di un gruppo dirigente o meglio di un gruppo di potere, che finge che quanto accade non lo riguardi.

Certamente non lo riguarda sul piano politico, stante la latitanza della vera politica. Molto lo riguarda sul piano personale visto che si tratta di un ceto diventato benestante grazie al mestiere della politica. Percepisce alti redditi che mai avrebbe potuto avere da qualsiasi altro mestiere, per quelli che ne hanno uno. Le amministrative sarde, Quartu e le sue vicende hanno anche rivelato che a Renzi della Sardegna non glie ne frega niente. Non ha i numeri della Sicilia; i gruppi dirigenti sono poco più di uno zerbino; la giunta fa tutto quello che le si dice anzi anticipa il premier; i parlamentari sono spariti persino dalla memoria dei sardi. Figuriamoci da quella del governo.

Sembra fantascienza, pensare che Veltroni si dimise perché la Sardegna aveva mandato a casa, complice un gruppo consistente del Pd, Soru. Dimessosi anzitempo nessuno si ricorda il perché. Col tempo anche l’ex presidente ha dismesso ogni velleità, facendo voto di silenzio sulle politiche su cui aveva fondato il suo governo e che l’attuale maggioranza di centro sinistra, a maggioranza Pd, smonta ogni giorno ben più di quanto abbia fatto Cappellacci.

Sappia il sindaco di Quartu che, se vuole, può svolgere un ruolo importante: quello di Spartaco. Perché è meglio uno che fa pazzie al posto di quell’armata brancaleone dell’attuale Pd sardo. Se va a casa, Quartu magari finirà in mani grilline aprendo la strada per Cagliari. Tanto vale fare il grillino di sinistra e cercare di farlo bene. Può essere l’inizio di un vero cambiamento nel centro sinistra. Seguiranno Cagliari e la Regione.

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