L’impresa agricola diversifica con l’energia, prosegue il boom del biologico [di Vincenzo Chierchia]

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Il Sole24Ore 5 settembre 2015. Lo scenario elaborato dall’Istat registra (dati 2013 confrontati con il Censimento 2010) un settore agricolo in piena trasformazione. In pochi anni l numero delle aziende agricole diminuisce del 9,2% (dati 2013) rispetto a quanto rilevato dal Censimento dell’agricoltura del 2010.

Anche la superficie complessiva delle aziende agricole diminuisce seppure in misura minore rispetto al loro numero si legge nella nota Istat – seppure in misura minore rispetto al loro numero: la superficie agricola utilizzata diminuisce del 3,3% e la superficie agricola totale del 2,4%.

Aumenta pertanto la dimensione media aziendale,da 7,9 a 8,4 ettari. La diminuzione della superficie agricola utilizzata è più ampia nel Nord-ovest (-5,7%) e al Centro (-6,3%), più contenuta nel Nord-est (-1,7%), nel Sud (-3,0%) e nelle Isole (-0,9%).

Rispetto al 2010 – prosegue il documento -, tra le coltivazioni praticate le flessioni più consistenti delle superfici si riscontrano nelle ortive (-15,2%), nel frumento duro (-12,8%) e nei fruttiferi (-8,4%). Il settore zootecnico è in flessione per i suini (-7,8% il numero di capi) e i bovini (-4,5%), mentre gli allevamenti avicoli e ovicaprini risultano sostanzialmente stabili (rispettivamente -1,5% e +0,5% capi).

Anche l’utilizzo di lavoro (numero di addetti) risulta in flessione (-8,1%). Ciò è da ricondurre al calo di manodopera familiare (-13,0%), a seguito della cessazione di molte aziende di piccola dimensione. Rispetto al 2010, le giornate di lavoro complessivamente prestate in azienda risultano pressoché stabili (+0,8%), grazie al sensibile aumento della manodopera non familiare (+14,3%).

L’Istat individua poi i macrotrend di trasformazione del settore e sottolinea il fatto che, tra il 2010 e il 2013, è cresciuto fortemente il numero di aziende agricole multifunzionali, che svolgono attività connesse all’agricoltura (+48,4%). Tale dinamica è dovuta principalmente alle aziende che producono energia rinnovabile (21mila), che in soli tre anni aumentano di circa sei volte, e a quelle che trasformano i loro prodotti (42 mila), che quasi raddoppiano (+97,8%).

Un numero sempre maggiore di aziende-aggiunge l’Istat- ricorre a produzioni con metodo biologico, sia per le coltivazioni sia per gli allevamenti ( + 4,7% nel complesso rispetto al 2010); nel triennio di riferimento, la superficie biologica investita passa dal 6,1% al 7,7% del totale della superficie agricola utilizzata.

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