La chemise “sfila” alla Vogue Fashion Night Out! [di Fabrizio Casu]

chemise

Martedì 22 settembre alle ore 20.45 “Il lungo viaggio di una chemise/Un’epoca attraverso un abito” approda da SARDO’/ Sardinian Street Food a Milano. Dopo il tour de force promozionale in Sardegna finalmente nel centro nevralgico del fashion system italiano proprio durante la Notte della Moda (promossa dalla rivista Vogue Italia) e alla vigilia delle sfilate milanesi.

Non si tratta di una semplice coincidenza ma di un appuntamento fortemente desiderato e sollecitato: nel capoluogo lombardo mi sono formato attraverso gli studi in fashion design, passando nel corso degli anni dalla progettazione di collezioni moda all’ambito più teorico della saggistica di settore (“Il lungo viaggio di una chemise” viene dopo “Madonna, vampira postmoderna” e “Novecento, il secolo della moda”).

Ma è soprattutto il soggetto dell’opera, la chemise, a reclamare una platea così competente e culturalmente sofisticata poiché questo libro può essere letto sia come la biografia storica di un capo d’abbigliamento, sia come un saggio sociologico sull’evoluzione del costume in senso lato.

Il lungo viaggio di una chemise” infatti mette a confronto l’evoluzione di un indumento con lo sviluppo di un’intera società a cavallo fra ‘700 ed ‘800: semplice e sciolta come una tunica, la camicia nasce infatti sotto il segno della modernità più radicale e, attraverso la simbiosi fra corpo ed abito, cancella gli artifici e le costrizioni della moda rococò.

La regina Maria Antonietta se ne innamora follemente e ne lancia la tendenza attraverso lo scandaloso ritratto di Vigée Lebrun, ma sono soprattutto le Merveilleuses del Direttorio a farne una moda globale (e trasversale). Questo capo attraversa i continenti (dall’America all’ Europa) e le stagioni politiche (dall’Ancien regime all’Impero napoleonico), ma il suo viaggio è prima di tutto concettuale: da sottoveste ad abito formale; dal mondo infantile al guardaroba adulto; da divisa elitaria a fenomeno di massa.

Nella transizione critica dalla civiltà aristocratica a quella borghese, essa riassume esteticamente tutte le istanze culturali che incontra nel suo cammino (Illuminismo, Preromanticismo, amore per l’Antico, ritorno dell’Igiene, nascita della Pedagogia…) e diventa significativamente lo spartiacque fra il vecchio mondo fino ad allora conosciuto e quello nuovo, edificato sulle ceneri della Rivoluzione.

Durante la serata il confronto con la giornalista Mariella Cortes, metterà l’accento soprattutto sugli elementi di modernità che la chemise ha introdotto nella moda occidentale e che sono arrivati fino a noi: l’informalità del casual, la destrutturazione vestimentaria, il nude look, le tendenze revivalistiche, la fuga nell’ esotismo.

Come sempre la presentazione verrà supportata da una ricca ricerca iconografica utilizzando, quale fonte documentaria, l’eccelsa ritrattistica inglese e francese del XVIII e del XIX secolo (Joshua Reynolds, Jacques Luis David, Angelica Kauffmann, Elizabeth Vigée Lebrun, Thomas Gainsborough, Johann Zoffany, Adelaide Labille Guiard, Johann Henri Tischbein…): una serie di immagini evocative guideranno quindi il pubblico alla scoperta di un mondo antico ma che, con infinita seduzione, richiama continuamente il nostro presente attraverso quei concetti culturali che proprio nel secolo dei Lumi si sono codificati ed affermati pienamente (democrazia, famiglia, libero arbitrio, cura della persona, diritto alla privacy, affinità elettive…).

Non è un caso infine che il libro venga proposto nel locale di recente apertura Sardò, Italian Street Food, dove è possibile gustare le specialità culinarie della nostra isola (maialetto, mirto, pecorino, pane carasau,casadinas) in versione take away: cibo da strada locale di altissima qualità.

Questa volta la gastronomia, la moda e la letteratura della Sardegna si fondono fieramente insieme per offrire una serata polivalente e polisensoriale ad alto tasso di sardità: il glocalismo, come meta culturale, non è mai stato così vicino!

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