Corsi e ricorsi [di Franco Masala]

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Rientrare a casa appena in tempo per vedere l’acqua che invade l’ingresso del tuo palazzo e lo sommerge rapidamente. Osservare dalla finestra il fiume d’acqua di fango di nafta che trasporta auto, scaldabagni, lavatrici. Rimanere senz’acqua e senza energia elettrica per giorni e giorni. Uscire il giorno dopo, ad acque placate, e vedere la morte di una città. Vedere sfumare l’esame da sostenere il giorno dopo.

Firenze, 4 novembre 1966.

Morti e dispersi.Migliaia di senza tetto.Ponti e muri crollati.Carreggiate stradali mangiate dal ciclone.Case e scantinati invasi dall’acqua con il lascito di una scia di cose inservibili. La spiaggia del Poetto cancellata dalla marea.

Sardegna, 18 novembre 2013.

 Un tempo sembravano eventi eccezionali: Polesine 1951, Firenze e Venezia 1966.  Ora non c’è stagione che non colpisca questa o quella regione italiana con strascico di polemiche e di allarmi.

L’homo sapiens sapiens (e in particolare italicus) capirà mai l’importanza del controllo e della cura del territorio ?

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