I molti giochi di guerra e la beata incoscienza dei sardi [di Antony Muroni]

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L’Unione Sarda 30 ottobre 2015. Lasciamo da parte i convenevoli e facciamo parlare i fatti.

1) A Teulada è in corso la Trident Juncture, la più grande esercitazione militare nel Mediterraneo che le ultime due generazioni ricordino. Una porzione di Sardegna viene ancora una volta espropriata, bombardata e sostanzialmente sottratta alla fruizione degli uomini e degli altri protagonisti dell’ambiente.

2) Dall’aeroporto civile di Elmas partono quintali di missili di fabbricazione sarda, destinazione il libero (si fa per dire) Stato dell’Azerbaigjan. Ma, tranquilli, non c’è stato pericolo. Quegli inerti regaleranno morte solo dopo essere stati armati nel luogo dal quale partiranno per la loro missione finale.

3) Lo Stato non paga gli indennizzi (o lo fa in ritardo, e solo parzialmente) ai paesi gravati di servitù mentre invece versa indennizzi diretti a categorie di lavoratori, anche a chi presenta false dichiarazioni, investendo sull’acquisto di un piccolo consenso in altrettanto piccole comunità che niente possono opporre alla loro condizione di assistite.

4) Il Ministero scorda di rinnovare la servitù attorno a un deposito “segreto” di armi, mai distrutte nonostante i mille annunci, poi lo impone di nuovo e ignora le timide proteste della Regione.

5) La Regione stessa, dopo roboanti annunci, dimentica di presentare la richiesta di risarcimento per l’incendio dello scorso anno a Capo Frasca.

6) Lo Stato continua ad apporre il segreto per stoppare le indagini sul misterioso abbattimento di un elicottero della Guardia di finanza in una zona spesso sottoposta a esercitazioni.

7) Niente si sa della misteriosa morte, nel mare antistante il poligono di Quirra, di un militare (o ex?) impegnato in una missione domenicale, della quale non c’è traccia ufficiale, per operazioni di recupero mai chiarite.

Mentre siamo distratti dai presunti allarmi dell’Oms sulla carne rossa o dall’esiziale polemica sulle città metropolitane, e mentre qualcuno ancora crede alla favola dei tavoli interministeriali ai quali sarebbe seduta la Regione, ci rendiamo conto che niente sappia di quanto si consuma sopra e sotto le nostre teste?

One Comment

  1. AndreaR

    Antony, se promettessero un Iphone 6 a testa ed il Cagliari in Champions league in Sardegna potrebbero fare il deposito non italiano ma mondiale delle scorie nucleari. Più passano gli anni e più vedo la gente della mia terra narcotizzata da una non-coscenza di se, della propria storia, dei propri diritti. Oggi leggevo sgomento i commenti sul sito dell’Unione relativamente alla manifestazione pacifista di Teulada. Siccome davvero non credo che il giornale che dirigi sia letto soltanto da neonazisti decerebrati, non posso che inorridire sul livello medio della conoscenza che chi legge quel giornale (o almeno di chi commenta gli articoli) ha delle attuali vicende relative ai poligoni. Fandonie, luoghi comuni, cifre ingigantite ad arte. Una galleria di sparate a chi la fa più grossa. Il pressapochismo intriso di quella retorica fascistoide pseudo-nazionalita tutta italica che ricorda tanto certe derive autoritarie che avremmo dovuto imparare ad evitare. Se questi energumeni che leggo sono il sardo medio, davvero il canton marittimo lo vedo come una soluzione brillante.

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