Pasca americana [di Franco Masala]
Accanto a Carmen Melis, celebrata cantante di origine cagliaritana e di carriera internazionale, tra i primi interpreti dell’opera La Jura di Gavino Gabriel (Cagliari, Politeama Regina Margherita 1928) era anche il soprano Marta Pau Du Lac. Aveva il ruolo di Pasca Ucchjtta, forse il più drammatico della partitura: una donna sedotta e abbandonata che diviene folle dopo aver perduto la figlioletta, frutto dell’amore illecito con un ricco pastore. Con questo spettacolo la Du Lac tornava alle scene, molto lodata dalla critica, per rientrare subito nell’oblio e dedicarsi esclusivamente alla famiglia. Nata a New York nel 1888 come Marta Lewis, aveva studiato canto nella città natale per poi fare il suo debutto in Italia nel 1917 nel prestigioso Teatro Carcano di Milano. Sviluppò una buona carriera internazionale (dall’Italia a Malta, dalla Grecia al Regno Unito agli States) e fu a Cagliari nella primavera 1921 quando cantò con molto successo la Manon Lescaut di Puccini inaugurale e Aida. Con un autentico tour de force ebbe anche il modo di sostituire una collega indisposta cantando per tre sere consecutive che la videro alternarsi nei due ruoli particolarmente complessi e faticosi. In quell’occasione la conoscenza con un cagliaritano, Antonio Pau, portò al successivo matrimonio dal quale nacque un figlio, Pierpaolo Pau Lewis. Abitò a Cagliari fino alla morte avvenuta nel 1953, ormai dimenticata. È sepolta nel cimitero di San Michele a Cagliari. Ebbe un repertorio di opere che andavano dal Verismo italiano (Cavalleria rusticana e Pagliacci) al Verdi di Trovatore, Otello e Forza del destino ma fu apprezzata anche nella Fedora di Giordano e nella Thaïs di Massenet, sfruttando la figura avvenente. Più volte le fu dedicata la copertina in riviste specializzate americane con critiche lusinghiere anche sulla stampa italiana ma la carriera interrotta precocemente (aveva soltanto 36 anni) impedì una notorietà più vasta. Tornò temporaneamente alle scene con la Jura cagliaritana, con una prestazione salutata come “interessantissima nella parte tragica affidatale”. È bello ricordarla ora quando La Jura viene riproposta nel teatro Lirico della sua città di adozione. *Marta Du Lac in abiti di scena, 1917 (Musical Courier) |