Auguri e buon anno a SardegnaSoprattutto e ai suoi lettori [di Redazione]

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A distanza di 27 mesi dall’esordio di www.sardegnasoprattutto.com esprimiamo la nostra soddisfazione per la qualità e la quantità dei nostri lettori che possono essere contemporaneamente redattori e che si materializzano nei numeri degli accessi realizzati nel 2015.

L’agire di quanti hanno voluto la Rivista ha creato davvero “spazi d’incontro” che stanno oltrepassando la rete. L’iniziativa “Omaggio a Gramsci” ne è un esempio. La qualità dei contenuti e dei protagonisti ha determinato patrocini autorevoli che ci gratificano e ci ricompensano. Si tratta naturalmente di ricompense etiche e morali perché come sa chiunque collabori alla Rivista, il lavoro da quello tecnico-editoriale a quello più strettamente culturale-intellettuale si fonda sul volontariato e sulla gratuità.

Un autentico “pro bono” di un gruppo di persone che rifiuta quel circuito che pretende di “capitalizzare” la propria disponibilità in termini economici o politici creando quel cortocircuito interdipendente con la politica che ha portato alla rarefazione della figura dell’intellettuale la cui essenza dovrebbe consistere nell’autonomia e nella libertà di giudizio. Solo così si crea quell’opinione pubblica, fondamento della democrazia, che continua a difettare a livello nazionale e locale.

Venendo ai numeri che ci consolano e ci spronano a continuare, quelli del 2015 confermano quelli del 2014: 366.248 utenti unici e 1.728.876 visualizzazioni; 2046 articoli di cui il 90% originali e scritti per la Rivista. Risultati lusinghieri che ci indirizzano anche per il 2016 a continuare ad essere portatori sani di dibattito e di confronto nell’indipendenza e nella pluralità delle posizioni e dei punti di vista. Pertanto per confermare la traiettoria che ci siamo dati invitiamo chi legge a continuare a farlo promuovendo la lettura nel proprio ambito di riferimento e cercando se può di dare il suo contributo scrivendo e dunque costruendo quotidianamente con noi la discussione con la partecipazione attiva.

Ripubblichiamo perciò il primo articolo di “SardegnaSoprattutto. Perché?” del 26 settembre 2013 dove sono contenuti gli obiettivi e l’orizzonte entro cui SardegnaSoprattutto si muove. Da quelli ripartiamo per farci gli auguri per l’anno che sta iniziando nella speranza che il lavoro di tutti migliori la situazione dei sardi che poche altre volte  è stata così problematica.

Per Rivista si intende una pubblicazione periodica, che appare cioè a determinati intervalli superiori alle 24 ore, e che tratta di argomenti riguardanti un particolare settore di studio o di attività in modo più o meno esauriente, prevalentemente a fini di aggiornamento e di approfondimento.” . Così in Wikipedia.

Un genere ed uno strumento di formazione/informazione che mette in circolazione, da secoli, idee ed inocula dubbi. Ha un avversario giurato nella censura uno dei vizi capitali del potere, comunque si rappresenti. Combatte il pernicioso virus dell’autocensura, massima nella nostra epoca in cui la compiacenza non conosce differenze di genere o di generazione. La Rivista, significativo luogo della modernità, ha avuto in Sardegna esempi illustri in forma cartacea ed elettronica. In tanti ci siamo misurati con entrambi nel tentativo di veicolare la complessità e le differenze dei punti di vista senza le quali non c’è democrazia.

L’opzione per il web di SardegnaSoprattutto (www.sardegnasoprattutto.com) non è solo un fatto economico – proibitivi il cartaceo e la distribuzione convenzionali – ma una doppia opportunità: approfondire, oltre la cronaca, ed aggiornare, oltre la fissità del periodico. SardegnaSopratutto è dunque una Rivista? Non proprio. La assume però come modello perché di quel genere condivide l’ambizione all’approfondimento e la voglia di andare oltre lo specchio che riflette l’eterno presente come è dell’odierna stagione. Si apre al contributo di chiunque. Pertanto è un luogo sommamente politico che oltre all’analisi propone soluzioni di chiunque voglia assumersi la responsabilità della proposta.

SardegnaSopratutto potrà apparire ambivalente. Non solo per le ragioni che abbiamo cercato di dire ma per lo stesso titolo. Il nome Sardegna ed un avverbio, Soprattutto. Nell’Enciclopedia Italiana Treccani.it decodificato con “Sopra ogni cosa, prima o più di ogni altra cosa […] particolarmente, specialmente […]”. Quindi Sardegna specialmente e prima di ogni cosa ma non solo. Nelle intenzioni è bandito ogni revanscismo. C’è semmai l’urgenza di tematizzare ciò che meglio si conosce perché scrivere su ciò che ci circonda dà più possibilità di parlare al mondo e del mondo. Una centralità di analisi e di proposta con punti di vista plurali.

Chi siamo? Un gruppo di persone che ha avuto ed ha un’intensa vita professionale – alcuni hanno avuto e hanno impegni nella politica e nelle istituzioni – che vuole riprendere la tradizione dei luoghi di discussione, di proposta, di confronto. Quale è il nostro riferimento? Prioritariamente il centro sinistra. Non il recinto partitico ma il suo ambito culturale – politico; i movimenti che aspirano ad una maggior sovranità ed indipendenza della Sardegna; coloro che condividono le istanze del riscatto sociale, dei diritti individuali, della solidarietà, dell’inclusione.

Ecco perché SardegnaSopratutto ha bisogno del contributo di chi si assuma la responsabilità della soluzione dei problemi, la cui ambizione non è il proprio destino personale ma il bene comune, i diritti fondamentali, l’interesse generale
Perciò SardegnaSopratutto ospiterà anche articoli che superino il numero di battute ottimali per il web. Contributi che della competenza faranno il loro punto di forza. La scelta può sembrare in controtendenza.

Il web vuole scritti veloci con il sacrificio della complessità. Vogliamo riprendere alcune modalità di certa intellettualità dismesse in una fase sloganista ed anti intellettuale. Ce n’è bisogno per fornire ai Sardi informazione e strumenti. Ancor di più per chi si impegna in politica e nelle amministrazioni e che necessita di competenze e di visione. Ma anche la cassetta degli attrezzi per i più giovani nati nell’età del berlusconismo che ha fatto breccia anche nella casa della sinistra. Solo due paletti ovvero istruzioni d’uso fondamentali dalle quali non si deroga.

SardegnaSopratutto non ospiterà articoli o commenti razzisti e xenofobi, tantomeno pettegolezzi, insulti o maldicenze. Ogni affermazione dovrà essere adeguatamente provata. Non intendiamo in nessun modo alimentare climi di scontro e rottura, o contribuire ad ulteriori divisioni grazie a cui si sono intronizzati gruppi che giocano al ribasso e ci hanno precipitato in questo abisso.

Noi siamo al loro servizio nella convinzione che il crollo delle èlite, è la prima causa del declino non tanto e solo del centro sinistra ma della nostra terra.
La Sardegna ha bisogno di progetti condivisi, di un agire che crei spazi di incontro. Ci attende una sfida ma sappiamo di poter contare su impegno e buona volontà di molti. Un grande augurio a tutti noi e a chi vorrà condividere il cammino di “SardegnaSopratutto”.

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