Salvatore Satta ad alta voce [di Redazione]

satta adelphi

Il saggista francese George Steiner nel saggio “Dopo Babele” lo definì “uno dei capolavori della solitudine nella letteratura moderna, se non addirittura di tutti i tempi”, dedicandogli pagine toccanti. Si tratta de Il giorno del giudizio di Salvatore Satta (1902-1975) pubblicato postumo nel 1977 dalla casa editrice Cedam, specializzata in pubblicazioni giuridiche.

Al momento fu quasi ignorato senza riscontri della critica, prima di essere ripubblicato da Adelphi nel 1979 fino a diventare un caso letterario di dimensioni mondiali. Oggi il romanzo del giurista nuorese, tradotto in molte lingue, è considerato un’opera letteraria di grande rilevanza e continua a riscuotere amplissimo credito presso la critica più qualificata.

La voce di Toni Servillo fa riscoprire una delle opere chiave della narrativa italiana del Novecento nella rubrica Ad alta voce, all’interno di Fahrenheit che va in onda tutti i giorni da lunedì a venerdì intorno alle 17 sulle onde di Rai Radio3.

Il grande attore continua un suo speciale percorso attraverso i classici italiani del Novecento, dopo aver proposto negli anni passati la lettura radiofonica de Gli indifferenti di Alberto Moravia e de Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia.

2 Comments

  1. umberto cocco

    Se magari avesse chiesto come si pronuncia Nuoro….

  2. bruno venturi

    …e a parte la pronuncia dei vari toponimi, apprezzerò il ‘regalo’ fatto ai sardi di ‘onorarci’ con un attore napoletano che legge uno dei capolavori della letteratura sarda, quando potrà accadere anche il contrario

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