Lager e comicità [di Franco Masala]
Dopo “La vita è bella” abbiamo imparato da Roberto Benigni che è possibile ridere o sorridere anche dell’Olocausto. Alcune scene del film, girate in una lingua tedesca improbabile, sono il necessario passaggio verso l’epilogo con il quale si conclude la tragica vicenda. Vedere le valigie dei deportati e i loro poveri oggetti nelle vetrine del Museo ebraico di Berlino significa prendere coscienza della “banalità del Male”. Ripercorrere la scala ripidissima nel lager di Mauthausen dove i prigionieri trasportavano enormi massi di pietre, precipitando uno sull’altro, vuol dire toccare con mano la crudeltà gratuita degli aguzzini nazisti. Osservare dal campo femminile di Ravensbrück la sponda opposta del lago dove giace una tranquilla cittadina, pone seri dubbi sulla “innocenza” di una popolazione locale che “non sentiva e non vedeva” e quindi non sapeva nulla. Sapere che in diversi campi – dall’olandese Westerbork a Dachau a Terezín – si svolgevano spettacoli di artisti che, in qualche caso, speravano di sfuggire a una tragica fine non consola della sottile strategia della manipolazione delle coscienze. Ottima allora l’iniziativa della benemerita Rai Radio3 che nella Giornata della Memoria 2016 – mercoledì 27 gennaio – dedica la programmazione alla trasmissione di servizi speciali, di musiche, di testimonianze utili a tenere vivo il ricordo dell’immane tragedia che colpì indiscriminatamente ebrei, sinti, prigionieri politici, omosessuali e chiunque fosse considerato “inferiore”. E tra i vari servizi spicca per la sua novità l’incredibile storia dei comici nei lager con le canzoni, gli sketch, l’ironia antinazista degli umoristi della Repubblica di Weimar e la loro deportazione nei campi di concentramento dove erano costretti a far ridere i loro aguzzini. L’ULTIMA RISATA. COMICI NEI CAMPI NAZISTI di Antonella Ottai con Franca D’Amato, Bruno Maccallini, Alvia Reale e i musicisti Pino Cangialosi piano, fisarmonica e grancassa, Elvin Dhimitri violino, Marco Paolucci chitarra * Foto: Uno spettacolo di rivista a Westerbork |